Presentazione de La gabbia invisibile al Centro Commerciale Auchan di Mestre, Sabato 22 Luglio 2017

Dopo un bel po’ di tempo, lo scorso Sabato 22 Luglio, presso il Centro Commerciale Auchan di Mestre, si è tenuta un’altra presentazione de La gabbia invisibile.

Un grazie particolare a Gloria Gallo, che mi ha offerto questa opportunità e che mi ha presentato; a MeMagazine, che è intervenuta e ha fatto un gran bell’articolo, e a tutti quelli che sono intervenuti.

Riporto un’estratto dell’articolo:

…Il nostro Stefano non si è risparmiato nel dettagliare le scelte e le modalità adottate nello sviluppare la trama, affermando – quasi a voler confermare la dedizione che mette nella scrittura: come hobby e passione – che:  “anche se la storia che lega i suoi personaggi è fantastica a tratti surreale, come i protagonisti stessi… quando scrivi non è pensabile sentirsi totalmente estranei alla propria natura, restando schivi e distaccati alle esperienze che si vogliono far vivere dei personaggi scelti. Sicuramente in ognuno di loro, fosse anche solo una minima parte trascurabile ai più… c’è qualcosa di mio, che mi appartiene, che ha fatto  parte/fa parte della persona che sono…”  Sincero e consapevole ammette quindi che piccole sfaccettature della sua persona fioccano all’ interno delle sue righe.

Di lì si svela – ma forse i nostri cari lettori di Me Magazine lo sanno – la passione di Stefano per il vino… nata quasi per caso frequentando un corso di sommelliers, come lo stesso ha dichiarato…  che sia un caso anche che tiene nella nostra rivista una rubrica dedicata alla bevanda di Bacco!?!? Anche in questo caso, ascoltando un passo letto da Gloria, riscopriamo in Stefano le doti  di un autore attento e capace: certosini dettagli nel descrittivo che lasciano libera l’immaginazione di visualizzare la scena descritta di una pregiata bottiglia d’annata da gustare… se avrete modo di leggere il romanzo apprezzerete sicuramente le qualità dello scrittore.

Intervista nel blog bellezzegossip

Intervista a opera di Viola nel blog bellezzegossip

http://www.bellezzegossip.com/cultura/stefano-baldoni-presenta-il-romanzo-thriller-la-gabbia-invisibile

Stefano Baldoni Presenta il Romanzo Thriller “La Gabbia Invisibile”

Articolo originale Bellezzegossip.com

 "La Gabbia Invisibile"

Una copertina inquietante, almeno quanto il titolo: “La Gabbia Invisibile”Stefano Baldoni, attraverso un’intervista esclusiva al nostro portale, ci presenta il suo thriller, pubblicato da Greco&Greco Editori, che promette di appassionarvi e farvi tremare un po’…

Ciao Stefano, prima di parlarci del tuo libro ci racconti qualcosa di te?

Ciao Viola, prima di tutto grazie per l’opportunità. Mi chiamo Stefano Baldoni, ho 38 anni e vivo in un piccolo paese tra Venezia e Padova. Mi occupo di Marketing per una multinazionale che ha, caso più unico che raro, la sua sede principale proprio qui, in Italia. Oltre a scrivere e, chiaramente, leggere, i miei hobby sono il basso elettrico, il ballo, la musica, gli sport da combattimento e il calcio. Mi piace la confusione, stare in mezzo alla gente, osservarla, abbandonarmi al mondo. Ma ci sono anche momenti in cui cerco il silenzio e il buio assoluti.

Cosa rappresenta per te la scrittura e come è cominciata la tua avventura editoriale?

Tutto è cominciato la sera del 26 Dicembre 2006 nella pizzeria dove lavoravo nei fine settimana per arrotondare. Di getto, su un tovagliolo, scrivo a penna quello che poi è diventato il Prologo de La gabbia invisibile. Ricordo ancora l’emozione del ritorno a casa e la trascrizione su computer. Ero pieno di dubbi, ma da quella notte non mi sono più fermato. È una cosa che desideravo fare da troppo tempo. La scrittura per me è espressione, è uno dei miei modi di essere e di “arrivare” agli altri.

Parlaci del tuo libro…

La gabbia invisibile è un thriller corale, dove tutti i personaggi sono protagonisti e, al contempo, comparse. Ho voluto sviluppare una storia che legasse sogni, realtà virtuale, somministrazione di farmaci proibiti e un progetto fantapolitico di manipolazione mentale. Il romanzo tratta temi attuali, come l’alienazione che porta l’utilizzo smodato delle moderne tecnologie, sempre più potenti e, nelle mani sbagliate, pericolose; l’insoddisfazione per la propria vita, la fuga dalla realtà e la ricerca di un’altra identità, dove potremo essere finalmente chi vorremmo essere; il potere delle case farmaceutiche e il confine sempre più labile tra ricerca scientifica e interessi economici.

Cosa ti aspetti da questa pubblicazione, cosa vorresti lasciare ai lettori, con le tue parole?

Prima di tutto vorrei provare a divertirli con una storia avvincente. Quando leggo un thriller mi piace sorprendermi, venire sopraffatto dagli eventi, emozionarmi. Spero di essere riuscito a regalare le stesse cose. E poi vorrei far riflettere sulla nostra realtà, di come sia ormai omologata e modellizzata, e su come, nonostante tutto, possiamo ancora essere artefici delle nostre scelte.

La colonna sonora perfetta per il tuo libro sarebbe…?

Non ci crederai, ma una colonna sonora il romanzo nella prima stesura ce l’aveva davvero. Poi, di comune accordo con l’editore, abbiamo deciso di eliminarla. Si spaziava dal genere Ambient, con Brian Eno, Scorn, Sigur Ros, al Trip Hop, con Bjӧrk, Tricky, Massive Attack, Portishead, ascoltati per lo più durante la stesura, al Metal, con i Metallica, Korn, Faith No More e molti altri diversi generi, per il messaggio particolare che volevo trasmettere in quel determinato passaggio del romanzo.

Che tipo di lettore sei? Libro preferito?

Leggo molto, non potrei farne a meno. Il tempo non è mai molto, ma pur di leggere sono disposto a rinunciare ad alcune ore di sonno. Mi piace spaziare tra thriller, saggi, classici, fantascienza, Beat Generation e Transgressive Fiction. Se proprio devo citarne uno, scelgo 1984 di G. Orwell.

Dove si può acquistare il tuo libro?

Il romanzo è acquistabile, in formato cartaceo e in ebook, in tutte le principali librerie online, oltre che fisicamente presente in molte librerie delle province di Venezia, Padova, Treviso e Milano.

È inoltre disponibile su Amazon e sul sito della Casa Editrice.

Per maggiori informazioni sul romanzo visitate il sito dell’autore.

Intervista nel blog Le Pagine di Sharma

Intervista a opera di Sharma nel blog Le Pagine di Sharma

http://lepaginedisharma.it/la-gabbia-invisibile/

 

1.  Il suo romanzo è molto d’attualità: potere politico, indagini insabbiate, potere mediatico, amicizie tradite, assenza di valori, mancanza di rispetto per l’uomo e per la sua vita. Tutto questo materiale proviene da esperienza personale o è puro frutto della sua fantasia? Ci faccia stare tranquilli (anche se sappiamo che è tutto vero). Ci racconti un po’ da dove nasce l’idea?

L’idea è nata in seguito alla lettura di un libro, Il meraviglioso mondo del sonno di Peretz Lavie, consigliatomi dalla mia compagna, psicologa e psicoterapeuta, circa sette anni fa. In questo testo, il sonno e i sogni vengono analizzati da un punto di vista fisiologico: perché serve dormire, quali sono le aree del cervello interessate, i sogni come esperienza cognitiva e come la realtà può influenzarli. Ho pensato che i sogni potessero diventare l’elemento centrale e portante di un esperimento di realtà virtuale, altro argomento che mi ha sempre affascinato. L’idea della manipolazione mentale è venuta quasi da sé, data l’attualità del tema. Lo scopo era far riflettere su quanto la realtà sia ormai fin troppo “modellizzata” e di come la ricerca del potere e del profitto siano ormai più importanti della dignità umana. La stesura del romanzo ha richiesto complessivamente quasi tre anni, un periodo lungo in cui l’idea iniziale si è evoluta, sviluppata in modi che hanno stupito perfino me. Tutto è cominciato la sera del 26 Dicembre 2006, nella pizzeria dove lavoravo nei fine settimana per arrotondare: su un tovagliolo, di getto, scrivo il prologo. Poi, nelle ore successive, lo passo al computer. Così è iniziata un’avventura che spero non finisca mai.

2. I suoi studi (Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni) sono stati fondamentali o ha avuto l’appoggio e la consulenza di esperti nel settore?

Diciamo che il forma mentis scolastico mi ha aiutato non poco per quanto riguarda le parti più tecniche relative alla Simulazione.La passione per i codici e la crittografia viene sempre dal mio percorso formativo, anche se ho avuto modo di affinarla solo negli ultimi anni, grazie alla lettura di alcuni libri illuminanti. Non tutti sanno che, ad esempio, la sicurezza delle transazioni economiche in Internet è legata alla crittografia: il numero della nostra carta di credito non viaggia in chiaro in rete, ma viene codificato, cioè reso irriconoscibile per chi non è in possesso della chiave per risalire al numero di partenza. È un mondo affascinante, e non solo per chi ama la matematica e i numeri. Per quanto riguarda termini medici, come definizioni di neuropsicologia, patologie mentali e principi attivi di farmaci, ho avuto la fortuna di avere una fonte autorevole in casa…

3.  Se la devo dire tutta, la parte che più mi ha lasciata di stucco (ma piacevolmente, narrativamente parlando) è stato il colpo di scena del tradimento di un’amicizia decennale fra due protagonisti, tutto e solo per il vile denaro. Non te lo aspetti proprio, o meglio vorresti che non accadesse mai. È stato narrato per esperienza vissuta o esigenze di trama?

Penso sia capitato a tutti di rimanere delusi da alcune amicizie che non si sono rivelate poi come tali. Anche a me, naturalmente, è successo. Ma un vero e proprio tradimento come descritto nel romanzo, per fortuna, no. E non lo auguro a nessuno. Diciamo che la scelta è stata dettata dalla trama: avevo bisogno di un colpo di scena in quel punto del romanzo e il tradimento calzava a pennello. Il movente è tanto banale quanto indisponente per la sua subdola mediocrità: il denaro non è mai il fine, ma il mezzo, spesso il più semplice, per ottenere ciò che si vuole senza fatica.

4. Le rivolgo le domande che ho posto nella mia recensione: Vero non vero, siamo pilotati, dal cibo, dalle cose? se sì, da chi? e per quale scopo? Siamo manipolati o manipolabili? Lei ci crede realmente?

Scrivere ti fa anche riflettere, elaborare pensieri che altrimenti fluttuerebbero nella testa senza soluzione di continuità. E poi in un romanzo si può prendere un concetto che ha un fondo di verità ed estremizzarlo, spettacolarizzarlo, renderlo ridicolo o grottesco. Credo che alla base ci sia del vero: l’ambiente ci condiziona, come potrebbe essere altrimenti? Pubblicità, luoghi comuni, modelli comportamentali, moralità, perbenismo, dogmi, consuetudini sociali. Mano a mano che il romanzo prendeva vita, mi chiedevo con sempre maggior inquietudine se siamo o meno padroni delle nostre scelte. Non ho trovato una risposta, ma ho fatto una considerazione: scegliere significa prendere, tra due o più possibilità, quella che più ci soddisfa in seguito a una valutazione fatta sulle informazioni in nostro possesso su quel determinato argomento. Se le informazioni sono pilotate o sbagliate, come può la nostra scelta essere libera e consapevole? Internet e i media, come in un gigantesco calderone globale, mettono tutto a disposizione. La mole delle informazioni è enorme e in continua crescita, per non naufragare in questo mare servono tempo e, soprattutto, curiosità, per non accontentarsi della prima risposta, la più semplice e, spesso, fuorviante.

5. Sono rimasta molto colpita dal suo estro e dal suo stile, le auguro molta fortuna, ma mi dedichi un ultimo minuto, cosa vuole far sapere al suo pubblico, mi dica quella domanda che mai nessuno le ha rivolto a cui lei vuole tanto rispondere…

Tutte le persone con cui sono venuto a contatto in merito al libro, amici, colleghi, conoscenti e sconosciuti, si sono dimostrati molto interessati e sorpresi delle modalità di pubblicazione di un libro. I non addetti ai lavori sono spesso convinti che basti saper scrivere per avere successo, come se pubblicazione e visibilità nelle librerie venissero in automatico. Non è certo così! Il numero di scrittori professionisti in Italia si conta sulle dita delle mie e sue mani; questo a fronte di oltre 60000 nuove pubblicazioni ogni anno. Considerando che circa 3 case editrici su 4 chiedono un contributo all’autore per pubblicare, la vera domanda che vorrei che mi fosse rivolta è: “Cosa sei disposto a fare pur di pubblicare?” Al che risponderei con fermezza: “Tutto, ad esclusione di ciò che rovinerebbe il mio stesso lavoro”. E pagare per pubblicare è il miglior modo per buttare alle ortiche la propria opera. A quelli non ancora convinti, risponderei con una domanda: “Pagheresti mai per lavorare?”

Recensione de La gabbia invisibile nel blog Libro-Mania

Ringrazio Nicoletta per la bella recensione, che riporto di seguito, de La gabbia invisibile nel blog Libro-Mania.

http://www.libro-mania.com/la-gabbia-invisibile/

La gabbia invisibile

Autore: Stefano Baldoni
Categorie: Letteratura d’Avventura, Letteratura Gialla, Letteratura Sci-Fi, Libri di Esordienti
Recensione scritta da: Nicoletta Stecconi

Valutazione libro: (Media: 9.0/10 – Voti: 4)

Gabbia invisibile BaldoniSette individui, sei uomini e una donna accettano di partecipare alla fase sperimentale di un nuovo gioco di ruolo virtuale, un gioco all’avanguardia che segna il passaggio a una nuova era tecnologica nel campo dei videogiochi . Due di loro, Alessandro e Adriano sono direttamente impiegati anche nella parte informatica, essendo programmatori della società che se ne occupa, la Star&Shine Software. L’amministratore delegato Emanuele Ghilardi e lo psichiatra Dottor Anselmi guidano l’esperimento con direttive precise e controlli medici a livello psico-fisico. Nel romanzo d’esordio di Stefano Baldoni ‘La gabbia invisibile’, però, nulla è come sembra. Il racconto si apre con il suicidio di uno dei giocatori, Fabio Boschetti, e l’entrata in gioco dell’investigatore Fegiz che, insieme alla vedova di Fabio, si troverà nella necessità di indagare, al di fuori di ogni via ufficiale, sull’intricata rete di connessioni tra gli eventi che si susseguono ad un ritmo incalzante e la società Star&Shine Software, dietro la quale si nascondono alti poteri occulti. Veramente interessante l’idea portante del romanzo, dove gli intrighi e la trama complottistica rappresentano una profonda metafora della condizione politica e sociale del mondo contemporaneo, nel quale le parole dell’autore ben rappresentano lo stato di torpore in cui risulta ormai incastrata un’umanità sempre più vittima di se stessa, e dove l’unica salvezza è rappresentata dalla Fuga da se stessi: … Le oppressioni sono tante, troppe, viviamo in un mondo dove è qualcuno a decidere per tutti. L’ignoranza è la culla in cui dormire, riposare, dimenticare. Quando le domande diventano troppe e senza risposata è meglio girarsi dall’altra parte, fare finta che non ci sia alcuna domanda … … La nostra società si divide in greggi e pastori. Il gregge è la massa, il popolo. Il pastore deve essere abile a dirigere il gregge secondo leggi rigorose, ma non deve mai dimenticare di fare delle piccole concessioni … Molto bravo l’autore nella trasposizione dei personaggi che si alternano nel racconto ad un ritmo veloce e accattivante, svelando man mano gli aspetti più reconditi delle proprie personalità. Un romanzo che si legge d’un fiato, ricco di spunti  filosofici e gerghi informatici, scritto bene e dispensatore di rivelazioni che fanno riflettere. Peccato per il finale che, a mio avviso, si stacca dal resto della trama avvicinandosi al thriller, con accadimenti un po’ troppo rocamboleschi. Avrei preferito che si lasciasse più spazio all’interpretazione del lettore, magari giocando di più sulla possibilità che veramente tutto ciò che è simulazione possa rappresentare veramente la realtà o viceversa, in modo che la domanda posta sulla copertina (Credi davvero di essere libero?) rimanga per sempre un dubbio. E anche voi, affezionati lettori di Libro-mania, credete davvero di essere liberi?

La gabbia invisibile, 9.0 out of 10 based on 4 ratings

Recensione de La gabbia invisibile nel blog La Contorsionista di Parole Book Blog

Un’altra bella recensione de La gabbia invisibile ad opera di Veronica nel blog La Contorsionista di Parole Book Blog

http://francescast84.blogspot.it/2013/07/la-gabbia-invisibile-recensione.html

Riporto di seguito il testo:

21 luglio 2013

La gabbia invisibile di Stefano Baldoni [recensione]
LA GABBIA INVISIBILE
di
Stefano Baldoni
Editore: Greco&Greco
Pagine: 314
ISBN: 9788879806978
Prezzo: € 12,50
Il commissario Fabrizio Fegiz esamina una scena del delitto che vede il ritrovamento del corpo di Fabio Boschetti, con la gola tagliata e un biglietto d’addio a testimoniare la sua volontà d’essersi suicidato.
Questa versione non convince, ma il commissario è costretto ad archiviare ufficialmente il caso e a convocare la moglie, Elena Paci, per renderla al corrente di sviluppi e conclusioni.
Fabio partecipava da qualche tempo al gruppo di simulazione di una realtà virtuale all’avanguardia, in grado di rivoluzionare il panorama dei videogiochi. Al progetto, gestito dalla compagnia Star&Shine Software, prende parte un gruppo di dieci elementi, coinvolti in tre tappe del gioco di ruolo. La simulazione prevede, inoltre, l’assunzione di farmaci e un’attività di controllo della mente, più precisamente dei sogni. Da attività solitaria, l’esperimento ha l’obiettivo di inserire contemporaneamente le identità fittizie dei giocatori in una unica.
I punti interrogativi si fanno strada e tutto non è come sembra, a partire dagli organizzatori dello stesso esperimento di realtà virtuale, manovrati da persone molto più in alto di loro e disposte a tutto pur di portare a compimento il lavoro.
A indagare sulla vicenda sono la stessa moglie di Fabio, la psicologa Elena, e ill commissario Fegiz: insieme scoprono la vita parallela di Fabio, condizionata da fobie inquietanti, delle quali Elena non si era mai accorta.
Originale l’idea di fondo del romanzo d’esordio di Stefano Baldoni: l’autore immagina un gruppo di dieci persone, vere e proprie “cavie”, le quali devono testare una realtà virtuale futuristica, che nasconde un segreto terribile. Le loro vite sono costantemente in pericolo, ma loro non lo sanno: credono di partecipare a un progetto come un altro, che ha dalla sua caratteristiche innovative degne di considerazione.
Affascinante l’idea di manipolazione dei sogni: portare i “giocatori” a sognare solo quello che i progettisti vogliono, al fine di controllare la loro esistenza in quella che sarà la vita reale.
Non siamo di fronte a un semplice thriller, ma a un romanzo che affronta in maniera puntuale, ma mai troppo articolata, tutta una serie di temi: dall’uso delle nuove tecnologie nella sperimentazione di una realtà virtuale, al controllo delle menti e dei sogni, fino alle ragioni che possono spingere a sacrificare l’altro per ottenere sempre più potere.
Il livello di suspence è palpabile, sempre di più quando si entra nel vivo della narrazione: l’incipit è già invitante e accompagna il lettore dentro una trama che non è rivolta solo agli appassionati di videogiochi (anche perché mi avrebbe persa in partenza).
Peccato per la scarsa caratterizzazione di alcuni personaggi, che impedisce di entrare in piena sintonia con loro. Nel complesso, un romanzo coinvolgente, scritto in maniera semplice e lineare. Consigliato!
Veronica

Recensione de La gabbia invisibile nel blog Le pagine di Sharma e QLibri

Una nuova, bella recensione de La gabbia invisibile ad opera di Sharma, presente nel blog della stessa autrice Le Pagine di Sharma e nel portale QLibri

http://lepaginedisharma.it/la-gabbia-invisibile/

http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/gialli,-thriller,-horror/la-gabbia-invisibile/

Riporto di seguito il testo:

La gabbia invisibile

Scritto il da 

La trama della Gabbia invisibile apparentemente sembra complicata per le tante voci che lo compongono, in realtà risulta immediata e facile nell’entrarci.

Siamo in Italia , oggi, circa dieci persone partecipano ad un progetto scientifico virtuale che dovrebbe dare vita ad un nuovo modo di concepire e vivere i videogiochi , il gioco dei ruoli.  Mediante simulazioni prima guidate e poi solitarie in casa propria, sono vari livelli di preparazione e addestramento. Le persone vengono sottoposte  anche somministrazione farmacologica non autorizzata affinché si possa arrivare oltre, non scegliersi solo una nuova identità virtuale ma poter confluire tutti nella medesima realtà, contemporaneamente. Un progetto ambizioso portato avanti da una grossa società di software, la Star&Shine.

Ma le cose non stanno affatto così, questa società è manovrata molto in alto da un potere politico e governativo, le motivazioni non sono quelle di creare un nuovo videogioco ma quello si far soggiacere alla volontà di un singolo, di un potente più persone possibili, renderli seguaci sostenitori contro la loro volontà mentale, formare degli automi ma che pensino di se stessi di essere liberi. Ma le simulazioni e le somministrazioni di farmaci cominciano a dare dei problemi, un primo uomo si suicida (o viene ucciso?) senza motivazione apparente, un secondo uomo verrà colto da infarto. Cosa sta accadendo realmente che la Star&Shine non aveva previsto? Cosa gli sta sfuggendo di mano? Perché tra le cavie, perché di fatto sono queste, è stato introdotto sotto falsa identità un killer? Perché immettere un virus nel programma all’insaputa degli stessi programmatori? A chi risponde questo killer? Perché le persone in maniera diversa continuano a sentirsi male con disturbi della percezione della realtà? Su tutte queste domande iniziano ad indagare il commissario Fegis ed Elena, la moglie del presunto uomo suicida, per loro, da subito, è parso chiaro che le carte sul tavolo non c’erano tutte, qualcuno stava barando! Si viaggia in maniera onirica tra realtà e realtà virtuale. Chi dei due avrà la meglio?

Consigliato per un profondo ed interessantissimo messaggio che aiuta a riflettere. Vero non vero, siamo pilotati, dal cibo, dalle cose?  se sì, da chi? e per quale scopo? Per quello che ci racconta l’autore rispondere potrebbe alienarci!

Romanzo ben fatto con ottimi colpi di scena, ci lega fino alla fine.Se si deve per forza trovare una pecca lo considero un po’ troppo articolato, fa perdere la concentrazione nel fluire della narrazione, ma è una piccola sciocchezza considerato che è una bella opera prima! Promosso a pieni voti!

“E cosa deve fare il buon pastore per riuscire a mantenere il controllo? Allargare i confini del pascolo, creare fonti di sfogo alternative, manipolare le informazioni, distogliere l’attenzione dalle cose più importanti e dirottarle su cose di poco conto. In altre parole, agire come un prestigiatore: far vedere cose che in realtà non ci sono e non mostrare la realtà delle cose.”

 

Recensione de La gabbia invisibile nel blog Writer’s Dream

Nuova recensione de La gabbia invisibile, ad opera di Matthew Swift nel blog Writer’s Dream.

http://www.writersdream.org/forum/topic/17269-la-gabbia-invisibile-stefano-baldoni/

Riporto di seguito il testo.

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Titolo: La gabbia invisibile

Autore: Stefano Baldoni

Editore: Greco&Greco

ISBN: 978-88-7980-697-8

Formato: cartaceo

Prezzo: 12,50€

Numero pagine: 312

 

 

Disclaimer #1 – Questa non è assolutamente una recensione. Io sono negato a scriverne, ho come un meccanismo intrinseco al mio essere che me lo impedisce. Più che come una recensione, vedete questo thread come un insieme per nulla omogeneo di impressioni.

Disclaimer #2 – Sapete quelle persone in grado di recensire di tutto senza mai dire una parola di troppo sulla trama, sui colpi di scena e sul finale? Ecco, dimenticatevele. Io non riesco a parlare di un’opera senza infilare spoiler dopo spoiler (ovvero rivelazioni, per quelli che non masticano l’inglese). Perciò siete avvertiti, ci saranno spoiler a iosa, a partire da subito. D’altronde questa non è una recensione, quindi perché seguire le regole delle recensioni, giusto?

Trama
La gabbia invisibile ruota attorno alla Star&Shine Software, un’azienda italiana (la migliore del paese, a quanto si evince dal libro) produttrice di software videoludici. La Star&Shine Software è stata incaricata dal governo di sviluppare il Progetto, all’apparenza un sistema di gioco di ruolo virtuale, ma dietro al quale si cela il tentativo di influenzare i giocatori a comprare determinati beni. Il Progetto è in fase sperimentale e come “cavie” abbiamo dieci Giocatori (di sesso, occupazione ed età diverse) ai quali vengono somministrati farmaci con effetti collaterali da non prendere alla leggera. I Giocatori sono anche tenuti a collegarsi a degli elettrodi, la notte, e riportare su un quaderno alla mattina presto ciò che hanno sognato.
Uno di questi, Fabio, viene trovato morto all’inizio del romanzo. Per il commissario Fegiz si tratta di omicidio, ma non fa in tempo a rendersene conto che i suoi superiori gli fanno pressione affinché bolli il tutto come suicidio. A Fegiz ciò non va giù e a poco a poco fornisce indizi ad Elena, la vedova di Fabio, affinché scopra la verità.

Un altro Giocatore viene ritrovato morto a distanza di qualche mese e le cose precipitano quando Roberto, un ex militare che sotto l’identità di Walter lavorava al Progetto, smette di prendere ordini dal direttore della Star&Shine Software e rapisce Luca, anch’egli un Giocatore. Luca è l’unico dei dieci, infatti, a essere immune ai condizionamenti del gioco. Il perché è dovuto a un incidente avvenuto un paio d’anni addietro, cosa che Roberto non sa ma che farà di tutto per sapere.

Impressioni generali sul libro
La gabbia invisibile è un libro che si fa leggere. Lo collocherei appena sopra la media, ma non oltre.

Il narratore è esterno al racconto e onnisciente. Questo non sarebbe un male, se solo venisse tenuto un po’ sottocontrollo. Non ho nulla col descrivere le impressioni di più personaggi alla volta quando si trovano nello stesso luogo (anche se il salto da una mente all’altra può dare il mal di testa), ma ho trovato fastidioso lo stare accanto a un personaggio nel punto X e poi, appena formato un numero di telefono, venire catapultato accanto a un altro personaggio nel punto Y e tornare subito dopo al personaggio iniziale. Oltretutto, il narratore onnisciente ha tolto un bel po’ di suspense, dato che il lettore sa quasi tutto di tutti, entrando e uscendo dalle loro teste senza problemi.

Onestamente non sono riuscito a connettermi con nessun personaggio, certi non approfonditi abbastanza, altri mostrati come costruiti attorno a una sola idea (la fissa di Adriano per l’ex; i dubbi di Luca sul futuro della relazione con Monica; ecc.). Sono però riuscito a odiarne alcuni.
Luca è uno dei personaggi più odiosi che abbia incontrato negli ultimi mesi. Quando verso il finale viene rapito e legato da Roberto, non fa che domandare “Che cosa?” “Perché?” “Che cosa?”. Fossi stato io l’assassino l’avrei ucciso da un bel po’.
Roberto è il solito orfano preso e trasformato dall’esercito in un super soldato assassino, ma che poi s’ammoscia quando deve uccidere un bambino che gli ricorda se stesso. Che poi, okay che nel governo ci sono persone sentimentali che a Roberto ci tengono, però non mi sembra tanto intelligente dargli soldi, donne, immobili e quant’altro dopo che è diventato inutile. Toglierlo di mezzo sarebbe stata la cosa più sensata da fare.
Elena che non sa quello che vuole. Fegiz cerca di farle capire cos’è accaduto a Fabio e lei gli domanda il perché. Va bene che sei sconvolta, ma non lo vuoi sapere il motivo per cui è stato ucciso tuo marito? Poi capisce di essere attratta dalla verità, ma non smette di lagnarsi.

II direttore della Star&Shine Software è una roccia davanti ai dipendenti e un agnellino quando si tratta di parlare col sottosegretario del ministro. Certo, capisco l’inginocchiarsi e il leccare i piedi per continuare a campare, ma non mi dire che rimani senza parole quando il sottosegretario ti dice qualcosa che tu già sai e dovresti aspettarti.

Quando ho letto inizialmente la quarta di copertina mi aspettavo una trama diversa. Qualcosa del tipo: varie persone attorno al mondo perdono la vita dopo aver giocato a un determinato gioco, un pinco pallino capisce la connessione e inizia a indagare tra cospirazioni e cose varie. Non è quello che ho trovato aprendo il libro; il che non è necessariamente un male, dico solo che avevo un’idea diversa in mente.

In quanto thriller onirico ciò che più desideravo era la componente da thriller. Ovvero, suspense, mistero e colpi di scena imprevedibili. La struttura narrante e il POV onnisciente hanno rovinato gran parte di ciò. Personalmente avrei optato per una narrazione incentrata prevalentemente su Fegiz ed Elena, alternando i loro punti di vista senza mai allontanarmi dalla cosiddetta telecamera sulla spalla. La Star&Shine Software l’avrei lasciata nell’ombra per qualche capitolo, per poi scoprirne un pezzo alla volta, un giocatore dopo l’altro, quelli che sono i capi, il passato del dottore, e così via. Da ciò deriverebbe anche un approccio diverso a quello che è il climax principale, con Roberto e Luca a confronto.

Infine, sulle trecentododici pagine direi che cinquanta si potevano facilmente levare senza nulla togliere alla narrazione.

Impressioni sulla confezione

Amo la copertina 8-bit, è questa che mi ha fatto avvicinare al libro all’inizio. Il formato poi è molto carino e le pagine sono bianchissime! (sì, lo so, considerazione inutile, ma, come dicono gli inglesi, I have a thing per le pagine bianche).

Ora, la mia impressione è che l’editing non sia stato eseguito in maniera approfondita. Ho trovato:
– periodi lunghi e stancanti;
– ripetizioni della stessa parola all’interno del medesimo paragrafo;

– un cambio di temporalità dal passato al presente (e in un caso al futuro prossimo anziché anteriore) che non si può spiegare nemmeno tirando in mezzo il passato storico.

Non ho apprezzato molto la trascrizione delle grida per mezzo della ripetizione delle vocali (ad esempio: “Aiuutooooooo!”

Curiosità: la scelta di scrivere le parti dell’antagonista utilizzando una font diversa (calibri?) è dell’autore o dell’editore? Si può sapere il motivo? Non mi ha dato fastidio, sono solo molto curioso del perché.

Non ho letto nessun altro libro edito da Greco&Greco, però se c’è stata una cosa snervante in La gabbia invisibile è la resa dei dialoghi.

“Dialogo!”.

Ecco, io non vedo il senso per quel punto esterno al dialogo dopo che la frase all’interno delle virgolette è stata già conclusa con un punto normale, di domanda o di esclamazione. Proprio non riesco a capirlo.

Conclusione
Come ho detto verso l’inizio, La gabbia invisibile è un libro che si fa leggere. Buono come opera prima, ma poteva essere migliore, per narrazione e personaggi.

La gabbia invisibile su Il Gazzettino e La Nuova Venezia

La gabbia invisibile ha fatto la sua prima apparizione nei quotidiani, lo scorso Mercoledì 15 Maggio, in occasione della presentazione alla libreria Feltrinelli di Mestre.

Ne Il Gazzettino, sezione Cultura&Spettacoli:

Gazzettino 15 Maggio 2013

Ne La Nuova Venezia, sezione Giorno&Notte:

La nuova Venezia 15 Maggio 2013

Presentazione de La gabbia invisibile alla Feltrinelli di Mestre, Mercoledì 15 Maggio 2013

Mercoledì 15 Maggio, presso la libreria Feltrinelli di Mestre, si è tenuta la terza presentazione de La gabbia invisibile.

Un altro piccolo successo, un altro piccolo passo. Il merito però è vostro, che mi aiutate e supportate, che vi interessate a ciò che faccio. Siete la mia più grande fortuna.

Un grazie particolare ad Annalisa, per essermi sempre accanto, in attesa di recuperare il tempo che sto togliendo a noi; a Claudia, per essere così brava da far venire tutto così naturale e spontaneo; all’Università Popolare di Mestre per aver appoggiato e patrocinato l’evento; alla libreria Feltrinelli di Mestre per la disponibilità; a tutti quelli che sono intervenuti.

Feltrinelli Mestre - Stefano  Feltrinelli Mestre - Claudia presenta

Feltrinelli Mestre - Stefano parla  Feltrinelli Mestre - Gente

 

Presentazione de La gabbia invisibile alla Feltrinelli di Mestre Mercoledì 15 Maggio 2013

Mercoledì 15 Maggio 2013, alle ore 18:00, presenterò il mio romanzo, La gabbia invisibile, alla libreria Feltrinelli di Mestre, al sesto piano del Centro Commerciale Le Barche, in Piazza XXVII Ottobre.

Vi aspetto!

Presentazione Feltrinelli Mestre 15 Maggio 2013

La gabbia invisibile “sbarca” a Venezia

La gabbia invisibile è ora disponibile anche a Venezia, presso la libreria Giunti al Punto, in Strada Nuova, vicino al Casinò.

Rio Terà Maddalena 2001/2/3, Venezia, tel: 041 5243728

Giunti Venezia

La gabbia invisibile – booktrailer

In primo piano

Booktrailer de La gabbia invisibile.

Un grazie di cuore a Daniele, Puppet e Silvia.

 

Video a cura di Daniele, danidadog@gmail.com

Fotografie a cura di Silvia, www.silviapasquetto.com

Musiche a cura di Puppet, www.puppetweb.net